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Mostra il contenuto con la massima reputazione di 17/02/2020 in tutte le aree

  1. ma dai.... non ci credo ed ogni piccola sfida è un trionfo di sentimenti che spaccano. E' proprio in questi posti che riesci a pensare ed a capire chi siamo stati e quello che siamo e che avremmo potuto essere, ma anche quello che potremmo fare e NON che avremmo potuto fare perchè tempo e spazio ce ne è sempre..... e l soddisfazioni sono queste, almeno per me non certo andando solo a Miami o Los Angeles o Londra, per quanto tutto, se fatto in un certo modo, ti può dare molto. Ma questi sono posti che ti permettono di guardare un'altra persona e provare a capire, non a capirla, quello è troppo difficile. ma quando incontri uno di colore per strada, puoi anche pensare a fermarti, salutarlo e chiedergli da dove viene, come puoi anche tirare dritto..... siano liberi....noi ! Loro lo vorrebbero essere se noi glielo permettiamo e invece anche a casa loro pretendiamo, siamo arroganti e ci prendiamo quello poco che hanno e li sfruttiamo solo per soldi, solo per potere. Mamma come sono cambiato in questi ultimi vent'anni, ma sono contento
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  2. ciao Salvo e benvenuto per il tuo itinerario, apri pure un topic apposta nella sezione Est, così ne discutiamo in dettaglio.
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  3. Dopo lunga attesa ho trovato un volo decente, scendendo un po' a compromessi con il prezzo. Ho trovato il diretto Alitalia a circa 700 euro a testa con bagaglio da stiva incluso. Lo vedevo su kayak e momondo ma una volta sul sito di alitalia, pur facendomi arrivare in fondo, non mi faceva completare l'acquisto. Stamani era disponibile anche con acquisto tramite kayak, ho proseguito ed è andato a buon fine. In realtà kayak si appoggia a kiwi.com, ma comunque alla fine il biglietto è stato emesso e controllando con il codice di prenotazione, risulta anche sul sito di alitalia. All'inizio non ho preso il bagaglio da stiva perchè kayak\kiwi mi chiedeva 135 euro a testa, mentre acquistandolo in seguito su alitalia l'ho pagato 108 dollari (sia i biglietti chei bagagli risultano pagati in dollari.. boh). In definitiva sarebbe: mer 03/06/2020 9:10 FCO - LAX 13:15 mar 23/06/2020 15:15 LAX - FCO 12:15 (+1) Per adesso ho solo il voucher emesso da kiwi con il PNR e il numero di biglietto elettronico, dove non risulta il bagaglio da stiva, mentre su alitalia risultano i due pagamenti ma non mi fa stampare niente. Probabilmente al momento del check-in e dell'emissione delle carte d'imbarco ci sarà tutto. Ho già prenotato anche l'auto, visto che quasi tutti i siti offrono la cancellazione gratuita fino a 48 ore prima. Avevo preso un suv "compatto" (CFAR) con economycarrentals per circa 600 euro, poi l'ho cancellato e ne ho preso un altro sempre con loro ma midsize (IFAR) per 640 euro, finchè provando vari altri siti ho trovato su auto-europe la stessa categoria a 501 euro.. e al momento ho tenuto questa. Nei prossimi giorni vedo di ricontrollare l'itinerario ed iniziare con le prenotazioni dei pernotti!
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  4. Anche noi, Wyoming rib & chop, buono. A cena una fila assurda. A me sono piaciute quelle strade e anche il Custer
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  5. Secondo me rischi di essere troppo ottimista Alex😂
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  6. A Cody noi avevamo mangiato bene da Rib & Chop House ma sono passati nove anni, non so se il ristorante ci sia ancora e come sia adesso. Comunque si tratta di una catena che è presente anche a Sheridan, ho visto che Lauretta ha cenato recentemente nel ristorante di Sheridan e si è trovata molto bene. Inviato dal mio SM-A705FN utilizzando Tapatalk
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  7. Io!! Abbiamo mangiato a pranzo al buffet domenicale dell'Irma, mangiato molto bene. Anche per me non vale la pena fermarsi a dormire, sono stata contenta di averci solo pranzato.
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  8. qualcuno che abbia mangiato bene a CODY? 😂 altrimenti punto su Domino pizza pure io
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  9. 02/01 Giorno 7: KONSO – YAVELLO, visita pozzi cantanti Oggi è il grande giorno del ….rischio!!! Mi preoccupo da quando ho organizzato il tour e la visita di Yavello e di tutto quello che gli sta intorno, HOTEL IN PARTICOLARE Hotel Yavello Partiamo dall'inizio. La notte a Konso è passata benissimo, anche se ho un occhio “bello incatramato”. Giocare e stare con i bambini comporta anche queste conseguenze! La vista dal lodge tra i fiori ci mette per forza di buon umore Puntuali ci incontriamo tutti e quattro a colazione e come sempre Mule è di buonissimo umore. Sorride, dice che è riposato dopo la lunga e faticosa giornata di ieri. Oggi prendiamo uova, miele, tè, due banane e un buon succo di papaya, con il caffè che è sempre la cosa migliore anche se io non sono certo uno estimatore Mule carica i bagagli e appena usciti ci incontriamo con una guida per visitare Konso. Si chiama Belloccio e lo è anche di fatto. Un bel ragazzo alto, magrissimo, simpatico. Ci accompagna in una simil- farmacia per comprare un simil-collirio. E’ un locale molto piccolo, ma pulito, assomiglia ad una piccola grotta dove sulla panca a terra sono sedute alcune donne, probabilmente in attesa di essere visitate dal medico-farmacista, mezzo stregone. Peraltro ha un simil-camice ed è gentile. Con un po’ di fatica spiego con Nur l'esigenza di avere una collirio, con la congiuntivite che mi è venuta fuori. L'uomo perfettamente in ordine prima mi propone un qualchecosa di strano e declino l’invito cortesemente. Poi passa in un'altra stanza e torna con un barattolino; ancora adesso non ho ancora capito se fosse chiuso in origine oppure chiuso da lui in qualche modo. Compro per 100 bir. Ora chiedo anche di passare in banca perché devo fare un prelievo. E’ tutto in un fazzoletto di strade, in poche centinaia di metri. Arriviamo e Cele rimane con Mule in auto. Con Nur ci avviciniamo all’ATM, dove c'è una piccola coda. Veloce si sbriga tutto ed arriva il mio turno. Scopriamo che qui gli ATM funzionano con chi vogliono e quando vogliono. Provo due bancomat e tre carte Visa e Mastercard e mi arriva un sms sul cellulare italiano con la segnalazione dell’addebito, ma senza che io abbia prelevato. Con calma chiedo spiegazioni e mostro il telefono al direttore; la banca fa finta di niente. E anche Nur mi spiega che può succedere e che anche loro vedono che non ci sono stati prelevamenti. E allora chiedo una dichiarazione ufficiale scritta e mi stampano qualche cosa …… Fino ad oggi Nur mi ha sempre cambiato lui gli euro, dandomi i bir anche in piccole taglie. I biglietti sono unti, sgualciti, spesso poco colorati e si attaccano alle dita. Ho sempre cambiato €100 = 3600 bir. Comunque non riesco a prelevare e diversamente dalle città principali in questa zona è complicato. Amen, pazienza; ci penseremo in un altro momento: Ora con Belloccio ci spostiamo a pochi km per visitare il Villaggio Konso, dove ora vivono più di 5000 persone. E’ suddiviso in clan e famiglie, Patrimonio Unesco. Il villaggio è protetto ancora in parte da alte mura a secco di 800 anni ed alte fino ad 8 metri ed ogni area è recintata da rami di legno tutti incastrati ed è molto suggestiva. I KONSO Vivono a Konso e nei villaggi limitrofi, come Gesergio e Machekie. Coltivano la terra con un sistema di terrazzamenti e la coltura principale è il sorgo. Una tradizione che li contraddistingue è quella di erigere i waga in memoria dei guerrieri morti: si tratta di sculture in legno che simboleggiano il guerriero, le sue mogli, i nemici e gli animali feroci uccisi. Ormai rimangono pochissimi waga nei villaggi Konso, perchè molti sono stati venduti a turisti e antiquari o trafugati Anche oggi è una bellissima giornata, almeno come clima. Passeggiano tra il labirinto di sentierini con tanti saliscendi; ogni tanto incontriamo un piccolo banco con oggetti in vendita. E’ un ambiente molto vissuto: due anziani ci mostrano il tipico gioco con i sassolini; si muovono con una velocità pazzesca, solo con gli occhi facciamo fatica a seguirli. E’ un divertimento guardarli anche se io capisco molto poco del regolamento Belloccio ci mostra poi anche la piazza principale, ma è un giardinetto, un piccolo spazio con un grande muro sul fondo, alcune capanne intorno ed il palo del comando in mezzo: indica come il potere sia negli anni passato di mano in mano Camminiamo ed è bellissimo, interessante; tra le capanne sbucano visi di donne e di bambini. Panni stesi, a volte un animale. Ma è molto ordinato. Ci passa davanti una vecchia con una immensa fascina di arbusti versi sulle spalle, come fossero piume Sbirciamo tra le porte che non sono porte, ma divisorio di vecchi legni e cerchiamo di scoprire quello che nasconde ogni gruppo. Ma è difficile. Arriviamo in uno spazio appena più grande dove alcune pietre sono vicine e posizionate a piccolo anfiteatro: Belloccio ci indica la zona delle sedute e dei convegni dei vari capi Clan. Le pietre sono tutte perfettamente scolpite a mano. La visita è interessante e abbiamo fatto tutto il giro da soli fortunatamente Quando eravamo arrivati stavano andando via 4 fuoristrada. Belloccio ora ci accompagna a vedere ancora altri piccoli insediamenti e mi trovo quasi costretto a incrociare gli sguardi penetranti, intriganti di ragazze e di donne. Non so come comportarmi. Mi sembrano fredde e torride allo stesso tempo. Mi sembrano anche molto fiere, ma mi scrutano in modo intenso e continuano…… mi giro, cambio zona, poi mi rigiro e ancora questi sguardi molto orientativi e difficili da interpretare e continuano, mettendomi in imbarazzo. Ritorniamo a Konso città, la parte moderna. Clamoroso: c’è un’altra banca, più grande. Mule mi dice che questa è più importante. Ma allora perché non ci siamo andati prima? Entriamo e c'è un casino di gente. Ressa e tutti in coda ai 6 sportelli. Un po’ tanto diversi da quelli dei nostri istituti, ma come erano un po’ di anni fa anche qui da noi, dove il contatto è molto stretto e dove la privacy non esiste. Siamo sicuri di avere fatto un salto di qualità noi??’ Riusciamo in pochi minuti a sistemare tutto e prelevo il dovuto. Bene. Partiamo per Yavello e mi viene male a pensare a quello che ci potrebbe aspettare............................................................................................................................................................................................................................ a s p e t t a r e p e r l e g g e r e e p e r c r e d e r e
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  10. ho appena scritto di Cody sul mio diario, io sono contenta di non essermi fermata a dormire, c'è solo l'Irma motel da vedere, che poi 10 minuti e hai fatto. e taaanti negozi di souverir!
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  11. per me, questa io sono andata al Buffalo Bill Museum solo perché diluviava e ho dovuto saltare il Bighorn Canyon Ho pure mangiato male a Cody
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  12. La cittadina è molto simile ad altre del "vecchio" west. Se non hai molto tempo puoi semplicemente fare un giro per la via principale. Noi avevamo visitato il museo (soprattutto perché avevamo con noi i figli) che ci è sembrato abbastanza interessante, ma direi che non sia imperdibile.
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  13. Ciao a tutti i viaggiatori e appassionati di viaggio, sono Salvatore(Salvo),da Roma classe ‘80 ero già iscritto al gruppo ma non ho mai interagito molto per motivi di tempi, anche se vi ho sempre seguito. Volevo un consiglio, dopo il mio ultimo otr del 2016 in California volevo farne un altro qst estate o meglio maggio 14 gg, avevo intenzione di fare da NY( considerando che l’ho già visitata) fino a Miami. Consigli? Grazie buona giornata Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
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  14. Il ministero è molto "allarmista" su qualsiasi destinazione e nella maggior parte dei casi, le recensioni pubblicate riportano solo le esperienze negative, dando l'impressione di una maggiore pericolosità dei posti. Cautela, prudenza e occhi aperti, ma soprattutto evitare di adottare comportamenti pericolosi, ma sono consigli da applicare in tutto il mondo, finire nel quartiere sbagliato a Roma, Milano o Napoli non è poi così tanto peggio.
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  15. GG10 - 27/08 Cape Town – Stellenbosch – Franschhoek Oggi salutiamo Cape Town per proseguire con il nostro on the road verso la “valle dei vini”. Prima di lasciare Cape Town abbiamo ancora da visitare il Bo-Kaap: il quartiere malese noto per i suoi edifici con le facciate tutte colorate! Riconsegniamo le chiavi del nostro appartamento e ci dirigiamo verso il quartiere colorato, purtroppo la zona si rivela abbastanza trafficata e, non trovando parcheggio, siamo costretti ad alternarci in macchina per scendere e scattare qualche foto al volo. In men che non si dica siamo già per strada in direzione Stellenbosch. Giovanni è un appassionato di vini, perciò abbiamo demandato a lui la scelta delle cantine da visitare anche perché io non bevo vino e Luca, solo raramente, quindi siamo la compagnia perfetta per questi tour alcolici . Dopo meno di un’oretta di macchina arriviamo a Stellenbosch una cittadina molto caratteristica che, con le sue piccole casette, ricorda molto lo stile olandese. Parcheggiamo e decidiamo di fare un giretto a piedi: ancora una volta l’Africa cambia volto e sembra di rivivere l’atmosfera dell’Africa coloniale. Per contro non ci sono molti punti attrattivi, così facciamo una visita veloce al giardino botanico dell’università dove sono presenti tantissimi bonsai e risaliamo in macchina per visitare la prima cantina di questo tour: il “Delaire Graff”. Abbiamo prenotato, su consiglio della nostra host del Kruger, la degustazione con annessa visita guidata della cantina e il pranzo. Appena superato il cancello di ingresso capiamo di essere in un posto veramente super elegante e noi, grazie anche al diluvio durato giusto il tempo di lavarci per fare 100 metri a piedi, sembriamo quattro scappati di casa. Veniamo accompagnati al nostro tavolo dalle ragazze della reception dove, dopo pochi minuti, ci raggiunge la nostra guida che ci porterà a vedere le cantine. La visita è davvero molto interessante e nonostante non sia molto esperta dell’argomento capisco qualcosa su botti, imbottigliamento, uva etc. diciamo che si capivano al 100% solo la guida e Giovanni Finita la visita torniamo al tavolo per iniziare la degustazione di 6 vini (3 bianchi e 3 rossi), o meglio Simona e Gio iniziano, noi beviamo acqua. Alla fine della degustazione ci viene consegnata una lista per, eventualmente, ordinare qualche cassa di vino che loro consegneranno direttamente in Italia. Sfogliamo il catalogo e decidiamo di ordinare qualche bottiglia di rosé e di rosso. Rimaniamo sorpresi dal fatto che non richiedono nessuna caparra e il pagamento avverrà solo alla consegna delle bottiglie in Italia (sono arrivate tutte sane e salve– super efficienti). Consegnato l’ordine, ci dirigiamo nella sala da pranzo e mangiamo uno dei pasti migliori del viaggio con il cameriere che ci controlla a vista ed è a nostra completa disposizione. Io e Luca mangiamo un secondo di carne, Simona del riso e Gio un piatto di verdure. Finito il pranzo gironzoliamo per la cantina e finalmente, visto che ha smesso di piovere ed è uscito il sole, facciamo un giretto per le vigne. Il paesaggio è davvero stupendo e ricorda molto le nostre colline Toscane. Tra una cosa e l’altra si sono fatte le 15, decidiamo di risalire in macchina alla volta di Franschhoek dove alloggeremo per due notti. Il nostro hotel “Le Petit Paris” è davvero carinissimo e super decorato. Gio e Simo riposano un po’ mentre io e Luca esploriamo Franschhoek. Quest’ultimo come Stellenbosch non ha molti luoghi di interesse ma ci sono tanti piccoli negozietti di arte e oggettistica fai da te. Passeggiando ci troviamo anche di fronte al monumento “memoriale degli ugonotti” che è davvero scenografico e con la luce del sole molto fotogenico Dopo qualche ora, torniamo in hotel, ci laviamo e alle 19 ci ritroviamo per la cena che sarà consumata da “Allòra” dove troviamo una buona pizza a tal punto da tornarci la sera seguente. Rientrati in camera ci chiudiamo al caldo per una partita a carte, la temperatura esterna è davvero bassa, oltre al riscaldamento abbiamo accesso lo scaldaletto. Dopo aver preso, noi ragazze, una sonora batosta, ci salutiamo e ognuno torna nelle sue stanze; domani mattina abbiamo un'altra cantina da visitare e incontreremo da molto vicino alcuni felini!!!! Continua... SPESE DEL GIORNO: ingresso giardini botanici 60 Rand pranzo "Delaire Graff" 4 persone 3000 Rand cena “Allòra” 4 persone 460 Rand
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